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Immagine del redattoreAvv. Simone Grisenti

Frodi e Malware ai tempi del Covid 19.

L’emergenza Coronavirus ha visto un incremento esponenziale dell’attività on line dei cittadini, che hanno di fatto trasferito in questa dimensione virtuale tutta la propria vita sociale.

Piattaforme sociale e di e-commerce hanno vissuto un potenete incremento nell’utilizzo, tanto che il noto sito Amazon ha invitato i propri utenti...ad acquistare meno.

Tutto ciò ha fornito un terreno particolarmente fertile a truffatori, hacker e personaggi senza scrupoli per poter prosperare.

La WHO (World Health Organization – OMS) è stata costretta ad inserire nella propria home page un apposito avviso con il quale specifica che non sta inviando email contenenti linee guida per la tutela dal virus (https://www.who.int/about/communications/cyber-security).

In questo periodo moltissimi hanno infatti ricevuto email come quella mostrata qui sotto:


L’email apparentemente mostra come allegato un file pdf contenente informazioni correlate al Covid 19, ma in realtà si tratta di un file contenente un virus che, ove attivato, consente di sottrarre i dati dell’utente e di scaricare ulteriore malware.

L’ultima truffa online in ordine di tempo scoperta dalla Polizia postale e delle comunicazioni riguarda una campagna di frodi informatiche attraverso l’inoltro di email a firma di una tale dottoressa Penelope Marchetti, presunta “esperta” dell’Organizzazione mondiale della sanità in Italia.

I falsi messaggi di posta elettronica, dal linguaggio professionale e assolutamente credibile, invitano le vittime ad aprire un allegato infetto, contenente presunte precauzioni per evitare l’infezione da Coronavirus. Il malware, della famiglia “Ostap” e nascosto in un archivio javascript, mira a carpire i nostri dati sensibili.

Il Cybercrime Emergency resposte Team della Pubblica Amministrazione (CERT-PA https://www.cert-pa.it/notizie/coronavirus-attenzione-agli-sciacalli/) mette invece in guardia dall’utilizzo di sistemi di videoconferenza e telelavoro proposti da società poco note o del tutto sconosciute, accanto alle piattaforme ben conosciute e diffuse.

In alcuni casi, infatti, si tratta di applicazioni malevole che consentono all’aggressore di sottrarre dati o di prendere il controllo del pc.


L’Inps rende noto che in questi giorni sta circolando una grave truffa online che sfrutta false credenziali dell’Istituto per rubare dati personali e altre informazioni sensibili degli utenti (https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=53632&lang=IT).

Catalogato dagli esperti come Phishing, il raggiro consiste in un SMS fasullo che, con il pretesto di sollecitare gli iscritti ad aggiornare le domande precedentemente inoltrate in merito all’emergenza Covid 19, reindirizza gli smartphone a un’applicazione malevola che preleva il contenuto dei dispositivi

Il Ministero dell’Interno mette in guardia da false raccolte di donazioni (https://www.interno.gov.it/it/notizie/coronavirus-e-donazioni-online-attenzione-truffe).

La polizia Postale ha infatti sventato due raccolte di donazioni, in favore dell’Ospedale Spallanzani di Roma e del San Camillo, veicolate da anche su Facebook, senza che tuttavia nessuna di questi istituzioni avesse assolutamente notizia della circostanza o vi avesse a che fare.

Nè sono mancate vere e proprie truffe nelle vendite di oggetti e ritrovati legati alla protezione dal Coronavirus.

La nota piattaforma di e-commerce Americana Shopify, che permette a chiunque abbia un indirizzo e-mail e una carta di credito di creare siti web di vendita al dettaglio in breve tempo, ha dovuto chiudere centinaia di nuove attività aperte nell’ultimo mese.

Uno dei nuovi siti messi sotto la lente d’ingrandimento, infatti, commercializzava una macchina a “concentrazione di ossigeno” per 3.080 dollari.

Un altro "venditore" aveva il Corona Necklace Air Purifier”, che per 59 dollari dichiarava di fornire “Protezione per tutto il giorno”.

Un terzo offriva una pillola da 299 dollari che prometteva “Protezione antivirale” per 30 giorni.

Siti web come www.CoronavirusGetHelp.com e www.test-for-covid19.com (ora bloccati) hanno commercializzato kit di test a domicilio per $ 29,99 a $ 79, nessuno dei quali è stato in realtà mai validato e testato in maniera ufficiale.


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